IL PILOTA AUTOMATICO E IL CONTROLLO MANUALE


(Parte del testo è stata tratta dai libri di Bruce Lipton e Antonio Origgi.)

Il nostro subconscio come dice Bruce Lipton potrebbe essere considerato un pilota automatico, mentre la mente conscia, il controllo manuale. La mente subconscia è come un potente processore che oltre ad osservare e memorizzare tantissime informazioni del mondo esterno, detiene la consapevolezza interna del corpo, legge i segnali ambientali e fa scattare immediatamente comportamenti in precedenza acquisiti, il tutto senza la supervisione, l’aiuto e neanche la consapevolezza della mente conscia.
Le due menti formano una coppia dinamica, perché mentre la mente conscia può utilizzare le sue risorse per organizzare il lavoro della giornata, programmare qualcosa di specifico e meticoloso, la mente subconscia può guidare la macchina da casa fino al lavoro senza che noi ce ne accorgiamo perché siamo impegnati su altri fronti, oppure perché stiamo chiacchierando con il nostro compagno di viaggio. C’è capitato spesso di trasalire e chiederci come abbiamo potuto guidare e percorrere così tanta strada senza nemmeno sapere se siamo passati o no con il semaforo rosso. Eppure il nostro subconscio ci ha portato fino a destinazione in maniera diligente, come una perfetta guida, attenta a tutto ciò che ci circonda. La mente subconscia è un computer programmato e svolge tutte le attività come le ha immagazzinate, senza però poterle cambiare. Non è in grado. Lei esegue solo ciò che è stato memorizzato e programmato, nulla di più. E’ istintiva e istintivamente agisce, attraverso stimoli. Gli stimoli che attivano il comportamento subconscio possono arrivare da segnali provenienti dall’ambiente esterno o dal mondo interno, come emozioni, dolore o piacere. Quando viene percepito uno stimolo, esso fa scattare automaticamente la risposta comportamentale appresa la prima volta che abbiamo sperimentato quel segnale. Come abbassiamo le palpebre degli occhi, quando c’è vento, senza pesare a ciò che facciamo, così il subconscio reagisce automaticamente e autonomamente a impulsi esterni o interni, senza che la mente conscia se ne possa accorgere. La mente conscia però è in grado di poter controllare quello che la mente subconscia fa e mentre è in atto un comportamento pre-programmato, la mente conscia può intervenire e bloccare quel comportamento e indurre una nuova risposta. Utilizzando così il libero arbitrio, possiamo cambiare comportamenti sconvenienti, poco etici e che ci fanno stare male. Per riuscirci, dobbiamo essere pienamente consapevoli, affinché il programma non prenda il sopravvento. Non è certo un lavoro facile, perché il programma prestabilito di solito prende le redini e conduce il gioco, guidandoci. Potremmo paragonare la nostra vita a un meraviglioso veliero. Se il marinaio (la nostra mente conscia), riesce a condurlo e riesce a vincere la forza del vento (il nostro subconscio), sfruttandolo, riuscirà a navigare con grande soddisfazione, divertendosi, destreggiandosi nell’immensità e godendo delle meraviglie del mare (la nostra stupenda vita); se invece, non riuscirà a governarlo, il vento prenderà il sopravvento, lo spingerà senza una meta precisa, ovunque in mezzo al mare, conducendolo alla deriva, facendolo addirittura affondare.  Ma cercare di controllare il subconscio non è un gioco da ragazzi e nonostante la nostra ferma volontà, spesso non ci riusciamo. Se il nostro “SE” è ben convinto di voler una vita felice ed agiata, tutti i giorni penserà alla sua meravigliosa vita che al contrario di come la immagina è praticamente l’opposto. Perché ci domanderemo, continuo a pensare ai soldi, alla bella vita, alle cose meravigliose che potrei avere ed in cambio ottengo solo debiti, un lavoro che non desidero e una vita noiosa? Ecco il punto. Se nel nostro subconscio, sono state registrate informazioni diverse da ciò che noi desideriamo, non potremmo avere mai una vita felice che tanto aspettiamo. Spesso insegnati, genitori e catechisti ci “programmano” il subconscio con messaggi deleteri del tipo: “non te lo meriti”, “le cose vanno guadagnate con fatica”, “non sei capace di fare niente”, “i soldi non ci sono per colpa tua, costi troppo”, “i soldi non portano la felicità, portano solo dispiaceri”, “non sei degno” e via di seguito. Tutto questo triste data base è li fisso nel nostro hard disk e niente e nessuno lo potrà rimuovere se non riformattando. Ed ecco quello che bisogna fare quando nonostante la nostra fermezza, la nostra costanza e i nostri desideri, tutto resta come il giorno prima. Si perché la potenza e la forza del nostro computer sono devastanti. Vince la programmazione e non la forza di volontà. I file vanno riscritti oppure si ripresenteranno ogni volta che meno ce lo aspettiamo, con la loro perfetta precisione e costanza. I metodi per riscrivere e riassettare le nostre credenze utilizzano tutti la psicologia energetica. Uno dei tanti sistemi  è PSYCH-K®, che senza traumi può sostituire la credenza che ci blocca con un’altra più consona la nostro modo di pensare.

Nessun commento: