LA MENTE E’ PIU’ FORTE DEI GENI


Tratto dal libro di Bruce Lipton

Bruce Lipton fece una sorprendente scoperta sui meccanismi biologici attraverso i quali le cellule ricevono ed elaborano le informazioni.  Non sono i geni a controllarci, bensì sono sotto il controllo d’influenze ambientali, al di fuori delle cellule, inclusi i pensieri e le nostre credenze. Questo prova che non siamo vittime delle eredità biologiche dei nostri antenati. Questa nuova scienza chiamata epigenetica, è sapientemente descritta da Bruce Lipton nel suo libro: La Biologia Delle Credenze.
Fino alla scoperta dell’epigenetica (scienza che mostra che i geni non si auto-controllano, ma sono controllati dall’ambiente), si credeva che il nucleo di una cellula, contenente il DNA, fosse “il cervello” della cellula stessa, del tutto necessaria per il suo funzionamento. Di fatto, invece, dopo vari esperimenti, si è scoperto che le cellule possono vivere e funzionare anche dopo che i loro nuclei sono stati asportati.  Il vero cervello della cellula è la membrana, che reagisce e risponde alle influenze esterne, adattandosi dinamicamente a un ambiente in perpetuo cambiamento. Che cosa significa questo per noi esseri umani, formati da trilioni di cellule? Man mano che incrociamo le diverse influenze ambientali, siamo noi a suggerire ai nostri geni cosa fare, di solito inconsciamente. I carboidrati ci fanno ingrassare? Sì, se lo crediamo. Non troveremo mai l’anima gemella? Sì, se lo crediamo. Avremo successo nel lavoro? Solo se ci crediamo fermamente.
Lipton ci mostra anche come Darwin avesse torto. La competizione non è la base dell’evoluzione; non è la sopravvivenza del più forte che ci permette di sopravvivere e di prosperare. E’ invece la cooperazione e la comunità sono la base della sopravvivenza. Questo affermava Jean-Baptiste Lamark, molto prima della famosa Legge dell’Evoluzione di Darwin.
Grazie al suo libro, finalmente anche il resto del mondo potrà conoscere la nuova scienza. Purtroppo non se ne parla da nessuna parte, non si accenna a scuola e non si studia all’università. A noi viene solo fatto credere che siamo degli automi genetici, che siamo controllati dai nostri geni, e che ne siamo vittime. Una vita alquanto fatalista.

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